All’interno della pratica buddhista, la morale è sempre stata considerata un elemento essenziale per il raggiungimento del nirvāna. Tuttavia, da un punto di vista storico, il Buddhismo ha solo occasionalmente offerto una riflessione incentrata sui concetti e sui principi necessari per la fondazione e l’elaborazione di un discorso etico. Il testo affronta alcune questioni di etica sociale e di bioetica mediante un’accurata analisi dell’insegnamento del Buddha e delle tradizioni successive, oltre che delle norme di disciplina monastica inclusi nel Canone Pāli.
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«Anche se la farniliarietà dello studioso col “Canone Pali” e altri testi rende talora complesso al lettore l’ingresso in quella foresta religiosa, egli sa dipanare risposte spesso sorprendenti che interpellano la stessa mentalità attuale incline a semplificazioni […] in particolare riguardo a temi che agitano il nostro presente come l’aborto, il suicidio, l’eutanasia e l’intero orizzonte sessuale. […] Una vera e propria vertigine per la sua varietà, ricchezza, densità […], una via feconda per il ilialogo interreligioso e interculturale.» — Cardinal Gianfranco Ravasi